In un caso di licenziamento per giusta causa per molestie sessuali, trattato dallo Studio Legale Travia, il Tribunale ha rigettato l’eccezione di parte ricorrente, in ordine ad una carenza formale di tipizzazione e rilevanza disciplinare della contestazione, così motivando:
“E’ infatti evidente come siano violate le leggi di tutela della persona, nella sua sfera fisica più intima, sia dei doveri di servizio così come pure è deducibile un forte pregiudizio a carico della persona delle tre lavoratrici e la esposizione dell’azienda a possibili pericoli di pregiudizi dati ad es. da una sua responsabilità risarcitoria per colpa del dipendente.
Va anche detto che la rilevanza disciplinare dei fatti , ai fini del licenziamento, non è solo legata alla corrispondenza ad una previsione negoziale laddove i fatti stessi siano comunque significativi , ove riscontrati , a costituire violazioni che di per sé , anche sul piano della sola considerazione nella coscienza sociale in un dato momento storico , integrerebbero una giusta causa di recesso perché violano principi fondamentali del rapporto di lavoro” .